La proposta progettuale, del Parco archeologico e naturalistico della gravina Riggio, parte dalla riqualificazione del solco della gravina attraverso il riconoscimento della stessa come area di interesse archeologico e paesaggistico sottoposta a tutela.
La realizzazione di interventi di consolidamento dei versanti scoscesi della gravina dai fenomeni franosi, la delimitazione delle aree accessibili da quelle interdette al passaggio e stazionamento dei visitatori, l’adozione di sistemi di allerta visivi e sonori, per emergenze da incendio e da inondazione, la segnaletica informativa e la videosorveglianza da remoto, sono le condizioni preliminari per garantire la fruizione in sicurezza delle aree del parco.
Tali interventi consentono di attrezzare la gravina per visite / escursioni turistiche e didattiche. Sono previsti percorsi prestabiliti pedonali e aree di sosta visiva a basso impatto ambientale, realizzati con elementi costruttivi minimali (sentieri di capra, passamano e barriere con paletti e corda, vegetazione come segna percorso, vegetazione come barriera fisica, gradini sagomati nella calcarenite).
Viene riqualificata la masseria esistente, per potenziarne la vocazione agrituristica e didattica, con la realizzazione di servizi per il visitatore, area per degustazione e vendita prodotti gastronomici locali, sala ristorante.
Nelle vicinanze della masseria è predisposta anche un’area attrezzata per pic-nic ombreggiata da alberature di pino d’Aleppo.
La riqualificazione architettonica della cava adiacente la gravina Riggio prevede la realizzazione di un Museo delle gravine, di tipo ipogeo. La copertura emergente, a forma tronco conica, costituisce un punto privilegiato di osservazione panoramica.
La riqualificazione paesaggistica delle parti di cava aperte a sud prevede la creazione di un “giardino di pietra” dotato di aree libere adatte a ospitare attività
espositive temporanee all’aperto (mostre di scultura, performance artistiche ecc .).
Su tutta l’area del Parco, secondo le varie necessità e le specifiche caratteristiche del suolo, l’intervento prevede la forestazione con alberature di Pino d’Aleppo, Olivo selvatico e sottobosco a macchia (Mirto, Lentisco, Alaterno, Ginepro, Perastro). Ciò al fine di contenere l’erosione,il dilavamento del suolo, di creare zone ombreggiate, ma anche dal punto di vista paesaggistico per realizzare una sottolineatura visiva del profilo della gravina.
Le aree di sosta temporanea per auto, moto e bici sono realizzate con forme planimetriche per quanto possibili naturali in modo da essere dissimulati nel paesaggio circostante ed a basso impatto visivo e ambientale. Queste sono caratterizzate dalla utilizzazione di vegetazione ombreggiante costituita da alberi di Carrubo. I posti auto sono distribuiti in più aree di sosta ed in numero limitato (una decina di posti per area di sosta). La pavimentazione di tipo drenante, prevede il riutilizzo del pietrisco di scarto della cava di calcarenite spianato e compattato.
Planimetria della gravina Riggio a Grottaglie
Parco archeologico e naturalistico
– Vocazioni e zonizzazione
Legenda vocazioni e zonizzazioni – Parco archeologico e naturalistico
Planimetria di progetto del Parco archeologico e naturalistico della gravina Riggio
Legenda della planimetria di progetto
Gravina Riggio:
stralci di planimetria e sezioni di progetto del Parco archeologico e naturalistico
Fonti
BASE CARTOGRAFICA:
- Carta tecnica scala 1 :5000, territorio di Grottaglie; rilievo aerofotogrammetrico del 1982.
- Carta tecnica, scala 1:2000, territorio di Grottaglie, rilievo aerofotogrammetrico del 1982.